Siamo il partito dei diritti e dei doveri, che si tengono sempre insieme. Se è vero che senza crescita non c’è redistribuzione della ricchezza, mai come oggi è altrettanto vero che una distribuzione iniqua della ricchezza frena lo sviluppo. Per questo riaffermiamo il valore di un grande e moderno pilastro sociale che, insieme ad un fisco equo e progressivo, redistribuisca meglio la ricchezza e tuteli i diritti fondamentali di ogni persona e della comunità nel suo insieme; che rimuova concretamente gli ostacoli di ordine economico e sociale al pieno godimento delle libertà da parte di tutte e tutti; che riconosca le persone nelle proprie identità e specificità senza discriminazioni.
Energia popolare per la Scuola pubblica
Nel nostro Paese un numero elevato di ragazzi non studia, non si forma e non lavora e la dispersione scolastica è piuttosto alta. Disuguaglianze che la crisi pandemica ed economica ha allargato, aumentando le distanze anche tra i ragazzi. Noi abbiamo al centro due obiettivi strategici e complementari: il contrasto della dispersione scolastica e il successo formativo.
Proponiamo:
- Più risorse. Ci batteremo perché le risorse attualmente stanziate restino alla scuola, per avere classi meno affollate e per difendere le scuole nelle aree più periferiche e disagiate.
- Potenziamento del tempo scuola. Proponiamo che il tempo pieno diventi un diritto per tutte e tutti e che sia garantito il pieno sostegno agli studenti con disabilità.
- Servizi educativi da 0 a 6 anni universali e gratuiti.
- Co-progettazione sui territori per una comunità “educante”.
- Obbligo scolastico a 18 anni, valorizzando anche le scuole tecniche, professionali e la formazione, potenziando l’orientamento.
- Diritto allo studio. Va assicurato a chiunque sia privo di mezzi, dall’infanzia all’Università.
- Scuole sicure, moderne e accoglienti attraverso un grande piano di edilizia scolastica.
- Valorizzazione degli insegnanti e del personale scolastico, a partire dall’adeguamento retributivo e dalla cura verso le condizioni di lavoro.
Energia popolare per la sanità pubblica
Non appena arrivata al governo, la destra ha previsto tagli per la sanità e la scuola. La spesa sanitaria torna sotto il 7% del Pil. C’è un disegno in tutto questo: indebolire il Servizio Sanitario Nazionale a vantaggio del privato e del mercato. Noi abbiamo una visione opposta: davanti al bisogno di salute (e di istruzione) non può esserci distinzione tra un ricco e un povero; qualsiasi cittadino ha per noi lo stesso diritto di essere curato e istruito nel migliore dei modi ed è compito dello Stato garantire parità di accesso e prestazioni. La pandemia ci ha insegnato che solo una sanità pubblica forte, universalistica e radicata nel territorio può proteggere tutta la popolazione.
Proponiamo:
- 5 miliardi in più sul Sistema Sanitario Nazionale per riportare la spesa sanitaria stabilmente oltre il 7% del PIL.
- Garanzia dei livelli essenziali di assistenza in tutto il territorio nazionale, affinché le persone possano curarsi nella propria città.
- Un grande investimento sul personale. Superiamo il numero chiuso nelle facoltà di medicina; valorizziamo al massimo la figura professionale e il ruolo degli infermieri e delle professioni sanitarie, nelle loro funzioni e nei loro percorsi di carriera, così come quello degli operatori sociosanitari; aumentiamo e utilizziamo meglio i Medici di Medicina Generale.
- Riforma e potenziamento della rete di servizi territoriali, emersa come vero punto nevralgico nella pandemia.
- Maggiori servizi per il benessere psicologico. Occorre rafforzare i dipartimenti di salute mentale; prevedere servizi di psicologia di base nei territori, nelle scuole e nelle università; rafforzare la neuropsichiatria infantile.
- Lotta contro il cancro. Battersi per l’universalismo delle cure significa garantire il meglio dei piani diagnostici e terapeutici a disposizione per i nostri cittadini.
Energia popolare per la Casa
Basta case senza persone e persone senza casa. Soprattutto nelle grandi città, dove la spirale dei prezzi di acquisto e di affitto si muove in piena controtendenza rispetto all’andamento dei redditi, mettendo in crisi un diritto essenziale di cittadinanza per tante famiglie e costituendo una barriera d’accesso insormontabile per i giovani. È indispensabile che il nostro Paese riprenda una politica per la casa abbandonata da troppi decenni.
Proponiamo: un grande piano di edilizia residenziale pubblica, popolare e sociale, e convenzionata; un aggiornamento della legislazione sugli affitti; adozione di un modello sociale ‘Housing First’; una nuova disciplina per l’hosting che salvaguardi famiglie, studenti e lavoratori fuori sede.
Energia popolare per la Cultura
Il PD concepisce la cultura come un valore fondamentale e un diritto universale.
Proponiamo: promozione e la diffusione della cultura come servizio essenziale, al centro così come nelle periferie e presso ogni ceto sociale, come leva di inclusione e giustizia sociale; una politica “industriale” e del lavoro per la cultura: artisti e operatori culturali sono il più grande patrimonio culturale del Paese, ma sono anche lavoratori da riconoscere, tutelare e valorizzare.
Energia popolare per lo Sport
Anche lo sport è un diritto sociale: promuovere e sostenere l’attività fisica e corretti e sani stili di vita significa prendersi cura di un bisogno primario delle persone.
Proponiamo: sport per tutte le classi in tutte le scuole di ogni ordine e grado; sostegno all’impiantistica sportiva, a partire dai comuni più piccoli; sostegno ai valori dello sport contro ogni discriminazione e quale ambito di inclusione e integrazione; sostegno al diritto allo sport, in particolare per i figli delle famiglie numerose o con redditi medio bassi.
Energia popolare per i Diritti e le Libertà
Per il PD diritti civili, politici e sociali stanno sempre insieme: si tengono e si rafforzano vicendevolmente al pari delle libertà. Proprio le società che vedono tutelate e valorizzate le differenze sono quelle dove la coesione sociale, l’economia e il benessere della comunità crescono maggiormente. E noi vogliamo costruire una società più libera e inclusiva, senza discriminazioni.
Proponiamo:
- La tutela dei diritti delle donne parte dall’impegno al contrasto della violenza di genere, educando e prevedendo sin dalla scuola.
- L’educazione di genere, all’affettività e alla sessualità.
- La tutela della comunità LGBTQI+: matrimonio egualitario, riforma del sistema delle adizioni, garanzia del diritto all’identità di genere, messa al bando delle teorie riparative, tutela delle persone intersessuali.
- Legge per prevenire e contrastare discriminazione e violenza.
- La tutela dei diritti delle persone con disabilità a scuola, nel lavoro, negli spazi pubblici e privati.
- Ius soli e ius scholae: chi nasce e studia in Italia è italiano/a.
- La tutela dei diritti dei migranti e dei richiedenti asilo: passare dall’emergenza al governo di flussi programmati, con l’istituzione di un’Agenzia di coordinamento delle politiche migratorie sottratta alle diatribe politiche.
- Chiudere la “fabbrica di clandestinità” attraverso l’allestimento di corridoi umanitari, che poggi su un Sistema di Accoglienza e Integrazione (SAI) diffuso sul territorio e ancorato al mondo delle associazioni.
- Costruzione di una politica europea che gestisca l’immigrazione come un tema di politica estera sui diritti umani.
- Stop alla criminalizzazione delle Ong: chi salva vite in mare va ringraziato, non perseguito.
- Una giustizia veloce, efficiente, efficace, che sia dalla parte del cittadino, nel giusto equilibrio tra il rispetto delle garanzie e delle libertà, la tutela dei diritti e la punizione dei reati.
- Diritto alla sicurezza come bene comune, contro ogni deriva di privatizzazione.
- Diritto alla dignità per l’ultima ora: garantire la libertà di auto-determinazione, per un fine vita di dignità, con la famiglia e in alleanza coi medici, tutelando il diritto di ciascuno di scegliere per la propria persona; non per pratiche clandestine o espatri forzati.